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Vittime Weinstein, Bruzzone: “Accuse ambigue e tardive. Differenti violenza e ricatto sessuale”

Intervista dell’ 11 ottobre 2017

Vittime Weinstein, Bruzzone: “Accuse ambigue e tardive. Differenti violenza e ricatto sessuale”

Si aggiungono nuove presunte vittime all’esercito delle star americane e non, che avrebbero denunciato di aver subito molestie sessuali da parte del produttore statunitense Harvey Weinstein. Gwyneth Paltrow, Angelina Jolie, Asia Argento e tante altre riferiscono, a distanza di anni dai fatti, di essere state vittime delle perversioni sessuali dell’uomo, che però tramite i suoi legali ha minacciato querele contro il giornale che ha scatenato lo scandalo, pubblicando i racconti dei presunti abusi. Weinstein ha ammesso di aver abusato di alcune donne chiedendo anche scusa per le sofferenze provocate loro, ma ha definito fasulle molte delle testimonianze pubblicate. Intelligonews ne ha parlato con la criminologo Roberta Bruzzone.

 

Accuse lanciate a distanza di vent’anni da quando gli abusi sarebbero avvenuti: quanto sono riscontrabili ai fini dell’accertamento della colpevolezza?
“Non credo che molte delle accuse contro Weinstein mosse da attrici famose potranno concretizzarsi in un capo di imputazione perché, pur non conoscendo a fondo la legislazione americana, dubito si possa procedere a così tanti anni dai fatti. Bisognerà poi capire anche l’attendibilità di queste accuse e mi pare che riscontri oggettivi, in molti casi, non ci siano. Lo scenario è molto ambiguo perché se è vero che siamo in presenza di un uomo di grande potere, è altrettanto vero che ad accusarlo sono donne che hanno poi avuto la possibilità di lavorare con lui. Questo è uno scenario da chiarire e dipanare”.
Molti evidenziano l’oggettiva difficoltà di poter delimitare un confine fra violenza e rapporto consenziente. E’ d’accordo?
“Il fatto che queste persone denuncino le presunte violenze subite a distanza di anni dopo che non lavorano più con lui, rende tutto molto più complesso. L’ estorsione sessuale, ossia l’obbligo di sottostare ad un rapporto che non si vuole per poter lavorare e avere speranze di successo, resta uno scenario agghiacciante, ma è anche vero che molte donne cedono a questo tipo di ricatto per trarre benefici. C’è una netta differenza anche fra violenza sessuale in senso stretto e ricatto sessuale”.
Alcune hanno denunciato di avergli dovuto praticare sesso orale. Ma quanto si può effettivamente subire il sesso orale? Può essere considerato alla stregua di una violenza sessuale?
“Qualunque atto sessuale può configurare una molestia, anche il sesso orale. Quindi se queste persone sono state costrette a subire o a praticare un rapporto contro la loro volontà la molestia sessuale c’è in ogni caso, non si discute. Resta da capire come detto se c’è stata violenza sessuale o ricatto sessuale e si è ceduto su questo; in secondo luogo bisognerà capire se in base alla legge americana questi reati sono ancora perseguibili o caduti in prescrizione. E poi la cosa più importante è capire perché queste affermate attrici non hanno denunciato le molestie all’epoca dei fatti, impedendo magari che anche altre potessero restare vittime di molestie”.
C’è chi fa notare infine come fra le attrici che hanno denunciato le molestie, alcune non erano proprio delle povere ragazze in cerca di fortuna e pronte a tutto per ottenerla, ma avevano alle spalle genitori già affermati nel mondo del cinema e dello spettacolo. Insomma, perché hanno ceduto pur sapendo che i mezzi per raggiungere il successo non le sarebbero mancati?
“Essere figli d’arte non mette al riparo dal subire ricatti sessuali o violenze. Anzi, forse proprio il desiderio di fare carriera senza il supporto dei genitori ma puntando soltanto sulle proprie qualità, potrebbe averle esposte ancora di più a certi rischi. Piuttosto mi chiedo perché avendo tutti i mezzi e le possibilità per non veder pregiudicata la loro carriera artistica, non abbiano denunciato i ricatti sessuali quando era giusto farlo, cioè subito. Per carità, sempre meglio tardi che mai ma oggi le loro accuse rischiano di non avere largo seguito o servire a molto”.