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Legittima difesa, per Bruzzone ”si torna a Lombroso. Legge non congrua”

Intervista del 05 maggio 2017

Legittima difesa, per Bruzzone ”si torna a Lombroso. Legge non congrua”

La Camera dei Deputati con 255 voti favorevoli, 166 contrari e 11 astenuti, ha approvato la proposta di legge sulla modifica degli artt. 52 e 59 del codice penale, inerenti alla legittima difesa. L’iter della legge era iniziato nel 2016 ma ha subito un’accelerazione in seguito ai recenti fatti di cronaca, dall’oste di Lodi che spara e uccide il ladro, al barista di Budrio ucciso durante una rapina. Ora il testo passa al Senato. Cosa cambia con la cosiddetta ”proposta Ermini (PD)” nella legittima difesa? Come si innesta nell’impianto giuridico della norma la figura del giudice che deve valutare ”lo stato di turbamento psichico”? E l’elemento della notte che senso ha? Su questo IntelligoNews ha sentito la criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone.

Fino a ieri i soggetti del dibattito erano due, aggressore e aggredito. Oggi entra anche la figura del giudice, ”psicologo”, che deve valutare lo ”stato di turbamento psichico” della persona che reagisce. Si torna a Lombroso? Alla valutazione degli stati d’animo e dei volti?
”Purtroppo sì. E ricordo che normalmente c’è divieto di perizia psicologica: il codice, salvo alcuni scenari ben delineati, vieta esplicitamente di valutare la personalità o lo stato psichico in questo tipo di accadimenti. Però le cose cambiano. Questo ovviamente comporterà più lavoro per me e per i miei colleghi, ma mi pare di capire che qualche problema di congruità, rispetto alla nostra normativa vigente, potrebbe emergere. Poi prendo certamente atto di alcuni ampliamenti, ma la focalizzazione su talune problematiche legate ad orari notturni io l’avrei evitata sinceramente”.

Ecco, che senso può avere la specifica della notte?
”Il buio non può rappresentare un’aggravante per un’aggressione. Non è che se un fatto è compiuto alle sei del mattino è meno grave che alle tre di notte. Questo, francamente, lo trovo un passaggio che io non avrei mai introdotto”.

Qualora dovesse essere approvata, che effetti potrebbe avere questa legge?
”Di fatto, al di là delle valutazioni, ciò che questa legge introduce non sposta granché la questione. I confini della legittima difesa sono quelli già ampiamente presenti; questo tipo di ampliamenti non è che non fossero già considerati, solo che lo sono direttamente in sede di giudizio, con il magistrato che fa le sue considerazioni. Tanto rumore per nulla”.