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Stupro Firenze, furia della Bruzzone contro le bufale e su video: “Come una pistola fumante”

Intervista del 11 settembre 2017

Stupro Firenze, furia della Bruzzone contro le bufale e su video: “Come una pistola fumante”

Un video ripreso con il cellulare potrebbe essere la prova regina nel caso del presunto stupro delle due studentesse americane avvenuto a Firenze. Si tratterebbe di un filmato di pochi secondi che inguaierebbe i due carabinieri accusati. Per il momento uno dei due ha ammesso il rapporto, dicendo però che era stato “un atto sessuale consenziente”, mentre l’altro carabiniere ancora non si è presentato in procura. Su questa vicenda che sta facendo tanto discutere, IntelligoNews ha intervistato la criminologa Roberta Bruzzone.

Che importanza può avere questo video per l’accusa?
“Non so se questo video esiste, ma da quanto sembra essere trapelato a livello giornalistico, pare che possa diventare una pistola fumante, soprattutto se verrà confermato che nel video la studentessa si rivolge al carabiniere dicendogli “Bastardo”. Questa parola certificherebbe quello che sembra già abbastanza chiaro”.

Alcuni si chiedono come sia possibile fare un video del genere durante uno stupro. Lei cosa ne pensa?
“Non sarebbe certo la prima volta che accade, non è la prima volta che  le vittime che intuiscono quello che potrà accadere e che hanno il cellulare a portata di mano riescono a filmare il fatto. Questo non toglie nulla all’accusa, anzi è un ulteriore elemento che ci dà la natura di quanto potrebbe essere avvenuto”.

Ci stiamo soffermando sul complottismo delle rete nei confronti delle due ragazze americane, a partire dalla fake news sull’assicurazione anti-stupro. Come lo spiega?

“Anche questa è una bufala vergognosa, non esiste alcuna assicurazione anti-stupro, come ogni studentessa che va a studiare all’estero hanno una normale assicurazione che copre determinate tipologie di rischio, compresa la possibilità di subire un’aggressione, ma in senso lato non c’è un’assicurazione specifica per guadagnare dei soldi. Non solo è una notizia falsa, è anche una notizia ignobile”.

Sul web si trova anche di peggio, ad esempio c’è chi dice che sia stato tutto architettato dopo gli stupri di Rimini che avevano provocato nell’opinione pubblica una presa di posizione contro i migranti.
“L’ammissione fatta da uno dei due carabinieri, in sede indiziaria porta in una direzione che conferma quanto stanno dicendo le due ragazze. Noi abbiamo due soggetti che, in divisa, durante l’orario di servizio, senza alcuna autorizzazione, hanno accompagnato due ragazze in condizioni psicofisiche chiaramente alterate all’interno del loro portone dove uno dei due ha ammesso che si è consumato un atto sessuale. In più le ragazze nell’immediatezza hanno denunciato quanto accaduto. Questo mi fa pensare che di violenza sessuale si dovrà parlare”.

In termine di pena, il fatto che fossero in condizioni alterate che tipo di aggravante può costituire?

“Intanto vedo un aggravante speciale che prevede un aumento di pena notevole, poi vedo una minorata difesa per le condizione psicofisiche delle due, quindi ci sarebbero le condizioni indispensabili per parlare di violenza sessuale aggravata”.

Perché in questo momento va di moda la narrazione delle “americane pericolose”. E’ l’effetto Meredith?
“Perché siamo un Paese alla deriva. Come ha detto Umberto Eco, ormai viene data parola a soggetti che erano confinati al bar del paesello e ora contano come un Premio Nobel. La sua profezia si è avverata, ormai siamo in un’arena virtuale in cui si può dire tutto e il contrario di tutto solo per il gusto di far male a qualcuno”.