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Accoltella agenti a Milano, Bruzzone: “Lupo solitario, dal profilo è altamente probabile”

Intervista del 19 maggio 2017

Accoltella agenti a Milano, Bruzzone: “Lupo solitario, dal profilo è altamente probabile”

Ieri sera, in Stazione Centrale a Milano, si è verificato un episodio su cui si indaga perché potrebbe avere dei risvolti del tutto inaspettati (Leggi la cronaca). Un agente della Polfer e due militari sono rimasti feriti durante un’operazione di controllo documenti e a ferirli è stato un ventenne italiano di origini tunisine, che li ha aggrediti con un coltello. Il giovane, poi arrestato grazie all’intervento di altri poliziotti, brandiva un coltello da cucina, e nonostante si propenda ancora come tesi primaria per un episodio di criminalità comune, alcuni dettagli potrebbero far prendere alle indagini un verso differente: l’essersi fatto crescere la barba, il non tornare a casa da settimane e soprattutto, come battono le agenzie, un video Isis forse postato su Facebook. Su questa vicenda, i cui sviluppi sono in rapida evoluzione, IntelligoNews ha sentito la criminologa Roberta Bruzzone, che si è detta per nulla sorpresa dal profilo del soggetto e soprattutto dal video postato: ”Si tratta di soggetti caratterizzati da fragilità psichica, totalmente isolati dal contesto di riferimento e che chiaramente sviluppano odio nei confronti di tutti coloro che li circondano. Soggetti di questo tipo sono pericolosissimi, prima di tutto perché sono estremamente diffusi e poi perché non hanno nemmeno bisogno di essere addestrati per fare grossi danni”.

 

 Che idea si è fatta dell’accoltellamento di ieri sera alla Stazione Centrale di Milano?
”Se un soggetto si rivolge agli agenti che stanno facendo il proprio dovere accoltellandoli, è chiaro come già si crei uno scenario di sospetto, basato sulla possibilità che il soggetto avesse qualcosa di importante da nascondere o ritenesse di averlo. L’ipotesi che in qualche modo fosse collegato allo scenario di matrice terroristica da lupo solitario lo ritengo altamente probabile”.

Si legge che il giovane era sconosciuto all’Antiterrorismo, ma che da tempo aveva iniziato a farsi crescere la barba e da giorni non sarebbe più rientrato a casa.
”Il profilo perfetto del lupo solitario, alla ricerca di un gruppo di riferimento e disponibile a fare qualsiasi cosa pur di sentirsi approvato all’interno del gruppo che ritiene degno di attenzione e valore. Ripeto è il profilo perfetto del soggetto mentalmente labile, in grado di aderire a determinati tipi di richieste”.

Quel che ha insospettito chi indaga è stata anche la reazione ad una semplice richiesta di documenti.
”Già questo la dice lunga sul livello di violenza e di assenza di controllo delle pulsioni aggressive, credo si possa essere di fronte ad un soggetto che molto probabilmente stava lavorando a ben altro”.

In questi minuti le agenzie battono la notizia che avrebbe postato su Facebook un video Isis. La sorprende?
”Assolutamente no. È la conferma di quanto appena detto. Si tratta di soggetti caratterizzati da fragilità psichica, totalmente isolati dal contesto di riferimento e che chiaramente sviluppano odio nei confronti di tutti coloro che li circondano. Dunque non mi sorprende per nulla la presenza di questo video, poiché rientra nella dinamica del soggetto che ha bisogno di aderire ad un gruppo, chiaramente deviante, da cui si sente accettato e proprio in virtù di questa sua fragilità psichica è disposto a fare qualsiasi cosa pur di farsi notare ed essere accolto. Soggetti di questo tipo sono pericolosissimi, prima di tutto perché sono estremamente diffusi e poi perché non hanno nemmeno bisogno di essere addestrati: con quello che hanno o che trovano possono comunque fare grossi guai, come abbiamo avuto modo di scoprire”.